lunedì 12 ottobre 2009

Fungo raro trovato in una interessante uscita di gruppo




Domenica 10 ottobre, fruendo della cortesia del proprietario sig. Giuseppe Dore, siamo stati nel fondo chiuso di Lacana dove abbiamo trovato un pò di tutto, da grossi esemplari di boleti a splendide amanite. Particolarmente da segnalare la presenza di B. aereus anche di grossa taglia, di B. edulis, di A. crocea e rubescens.
oltre a tutta una serie di altri taxa.

Ma quello chè è più interessante è stata la raccolta di due esemplari del molto raro B. pulchrotinctus Alessio, uno che qui si mostra è il più grosso nelle foto, vicino ad un B.satanas, raccolti da chi scrive, ed un altro trovato da Mauro Piras.

Qui sopra nelle due foto, al centro il B. pulchrotinctus, a destra il B.satanas ed a sinistra un altro boleto già vecchio del cosiddetto (da alcuni) gruppo dei satanoidi, sempre nella sezione dei Luridi. Non troverete notizie di questo fungo su vecchi libri in quanto è stato identificato da pochi anni; ad esempio non c'è nella Guida alla determinazione dei funghi di Giacomo Lazzari pubblicata nella Rivista di Micologia del settembre-dicembre 1987 dell'Ass. Micologica Bresadola.
Pubblicato per primo da Alessio nel 1985 in Boletus 2 nella collana Fungi europaei di Candusso ed., e ripreso dallo stesso nell'Appendice 2A per contestare altre primogeniture e nomi dati a questo fungo da altri ricercatori, viene pubblicato da Brotzu per la Sardegna nel 1993 nella parte seconda della sua Guida ai funghi della Sardegna, e poi dalle successive edizioni viene posto nella prima parte a pag.282, scheda 207. Lo ritroviamo dal 2005 in Boletus s.l. di Josè Antonio Munoz in Fungi Europaei 2 (che nella collana sostituisce il più vecchio lavoro di Alessio di cui sopra) e che al momento è il più aggiornato lavoro su questo taxon. Sinonimi sono B. cicognanii Ubaldi e B.pseudofechtnerii Cetto, ambedue non usati in quanto nomi diversi proposti a posteriori per lo stesso taxon e giustificati con varie ipotesi, fra cui la mutazione dal B.satanas in funzione delle condizioni del terreno.
La prima pubblicazione dopo quella di Alessio è stata fatta all'estero in francese nel 1986 e poi è stato riconosciuto in varie aree europee come taxon a sè stante.

Circa la sua eventuale commestibilità è da dire che da crudo è certamente tossico interessando la sfera gastroenterica. Circa il consumo da "ben cotto" i pareri sono divisi ma in netta maggioranza vanno riferiti ad una tossicità, sia pure per alcuni assai blanda. Alessio conclude che è buona norma escludere per precauzione il B.pulchrotinctus dal consumo alimentare sia crudo che cotto,
Secondo Brotzu la commestibilità risulta "non accertata", ma non mi fiderei a mangiarlo sia pure ben cotto.
In ogni caso segnaliamo a Brotzu questi due ritrovamenti in loc. Lacana (Putifigari) per aggiungerli alle due aree da lui indicate per la Sardegna (Supramonte di Orgosolo, calcari di Oliena e di Cala Gonone).
Per chi volesse sapere la distribuzione areale in Italia, consigliamo il recente Checklist dei funghi italiani, di Onofri et alii, Carlo Delfino editore, Sassari 2005.
Ci vediamo in sede mercoledi per parlarne.

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