venerdì 29 maggio 2009

Mercoledì 3 Giugno alle ore 20.30 presso la sede sociale via Pascoli 43 Alghero
è indetta l'assemblea straordinaria dei soci

Ordine del giorno:
1) Organizzazione settimana micologica e annessa rassegna
2) Varie ed eventuali
Data l'importanza dell'argomento si raccomanda la vostra presenza

Il Presidente
Franco Tilocca

lunedì 18 maggio 2009

Il mistero dei funghi alla nicotina


Da Greenplanet net, Bollettino Bio N. 392 Anno IX 18 Maggio 2009 leggo e riporto:


Il mistero dei funghi alla nicotina
Martedì 12 Maggio 2009 20:58
La maggior parte dei funghi selvatici in commercio contiene nicotina. Ed è per questo che lo scorso 27 aprile la Commissione Europea ha chiesto all'Efsa un parere scientifico sui rischi connessi al loro consumo. Il 99 % dei funghi selvatici testato a partire dal 2008 ha rivelato un livello di nicotina superiore allo 0.01mg/kg LMR, ovvero il limite tollerato per quelle sostanze per cui non è stato assegnato un tetto specifico. In prevalenza importati dalla Cina.

L'Efsa ha suggerito di fissare a 0.036mg/kg la concentrazione di nicotina ammissibile nei funghi selvatici freschi come livello massimo di residuo (lmr), 1.17 mg/Kg per per i secchi. La Commissione ha ritenuto opportuno adottare delle misure più restrittive per un periodo di tempo limitato: non saranno più messi in commercio funghi con un livello di nicotina superiore a 0,04 mg/kg, 1,2 mg/Kg per i secchi, ha spiegato a Foodnavigator il portavoce alla Salute Nina Papadoulaki.

Tra i rischi connessi all'assunzione di alte concentrazioni di nicotina, fenomeni lievi e di breve durata, ha spiegato l'Efsa, l'aumento della frequenza cardiaca, mal di testa e capogiri (una sigaretta light contiene una quantità superiore dell'alcaloide).

I livelli di concentrazione più elevati, oltre che nelle varietà tipiche cinesi, sono stati riscontrati nei Boletus edulis, i pregiati porcini, oltre che nei tartufi. Varietà, queste, poi spacciate agli ignari consumatori come prodotti locali.

Non è chiaro cosa abbia causato la presenza di nicotina in questi funghi, il più delle volte importati dalla Cina, ma potrebbe trattarsi di pesticidi o "una serie di altri fattori, come una contaminazione accidentale durante il processo di essiccazione". L'utilizzo della nicotina come insetticida è una pratica che sta scomparendo in Europa, ma "il suo utilizzo nei paesi terzi può continuare e potrebbe dar luogo a residui nei prodotti alimentari", ha dichiarato l'agenzia alimentare.


Nota dello scrivente
Mi pare che questo bollettino sia ambiguo nel senso che non si capisce bene se si riferisca solo a funghi selvatici freschi (ma quanto freschi?) importati in maggioranza dalla Cina o a funghi selvatici freschi in generale, e quindi anche nostri, e commercializzati nei mercati dell'isola. Certo si parla anche di funghi essiccati. Però è chiaro che parli di funghi importati. In Italia (ed aggiungo io, in Sardegna e ad Alghero) molti prodotti agroalimentari provengono se non dalla Cina anche dall'est Europa dove per motivi strutturali i controlli e i servizi sanitari pare non siano allo stesso livello di quelli dell'ovest Europa. Inoltre, cosa fondamentale, si parla di non mettere in commercio funghi con livello di nicotina superiore a 0,04 mg/kg, 1,2 mg/Kg per i secchi. E per le confezioni ancora presenti nei supermercati della Sardegna che succede?

Come esempio personale, sono andato subito a controllare un sacchetto di porcini secchi acquistato a Firenze in un supermercato della Coop, che ha tanto di cartellino a 4 facciate in cartoncino patinato, colorato e ricco di indicazioni molto appariscenti. Per conoscenza, è scritto in grande in prima pagina Colfiorito Fertitecnica, Funghi secchi porcini secchi, qualità speciale, la bontà è un dono di natura. In quarta pagina di nuovo Colfiorito Fertitecnica e poi Fertitecnica snc, Via Adriatica 1 06034 Colfiorito (PG), Azienda con sistema di gestione qualità UNI EN ISO 9001:2000 certificato da Certiquality.
A questo punto dovrei stare tranquillo!
All'interno del pieghevole (cm 9 x 12) Ingredienti: Funghi Porcini secchi (boletus edulis e relativo gruppo) Modalità d'usoche vi risparmio, Informazioni nutrizionali ecc, e interessante per noi: Funghi porcini secchi selezionati e confezionati a mano. Controllo dell'esperto micologo iscritto alla CCIAA di Ascoli Piceno n. 332 (ma senza il suo nome e cognome) e qui viene il bello: Origine dei funghi: Romania, Macedonia (ovviamente scritto nel carattere più piccolo di tutto il pieghevole, come lo è anche: Confezionato per Fertitecnica snc ecc nello stabilimento di Via Salaria, Arquata del Tronto (AP) ma non si dice il nome del confezionatore. In 3 pagina "Lo Chef consiglia" una ricetta, risotto ai funghi porcini bello in grande.

Quindi, mi e ci serva di lezione. Io conosco Colfiorito, è un posto incantevole (cercatelo sulla Google Map qui accanto) e pieno di ottimi funghi porcini e no, come anche patate (famose) ed altre cose. Credevo di acquistare funghi porcini di Colfiorito ed ho invece acquistato funghi della Romania e Macedonia, quasi certamente essiccati nel luogo di raccolta.
E che ne so dell'ambiente da dove vengono? Romania e Macedonia sono grandi, è come scrivere "provenienza : Italia". No, non mi basta questa indicazione per stare tranquillo.

Leggete attentamente, è scritto funghi porcini secchi virgola selezionati e confezionati a mano. Questa azienda praticamente acquista partite di funghi secchi in Romania e Macedonia e poi li manda ad un'altra azienda italiana che li confeziona. Quindi la Fertitecnica snc, che di Colfiorito ha preso il nome per il logo e l'indirizzo, cosa fa effettivamente? Lavoro di intermediazione fra grandi produttori o incettatori e aziende confezionatrici. Se volete avere una prova di ciò che scrivo andate a vedere su http://www.fertitecnicacolfiorito.it/portal/?q=node/121 dove troverete la foto del sacchetto di funghi col cartellino patinato e nessuna notizia sulla provenienza dei funghi. La stessa assenza di notizie per tutti gli altri prodotti agricoli in vendita col logo Colfiorito ecc . induce l'acquirente a credere che si tratti di produzioni locali in provincia di Perugia. Non voglio dire che siamo in presenza di una truffa o che i prodotti non sono buoni, dico solo che la legge che permette di fare ciò va cambiata. Ed io aggiungo: voglio il nome dell'esperto micologo n.332 CCIAA AP che "controlla" tutti questi funghi secchi per rintracciarlo e chiedergli come fa a controllarli tutti, a meno che non sia un mago!
In ogni caso, state attenti a questa ditta! Non ve la conta giusta e tutta. Personalmente preferisco il Faretrade, cioè l'Equo & Solidale, cioè l'acquisto da piccoli produttori sul luogo di produzione tramite organizzazioni di tipo "sociale", come facciamo noi quando ad esempio compriamo le uova da Luigi.

Tornando all'articolo di Greenplanet non mi pare che in Sardegna ci siano molte opportunità di trovare in vendita porcini al mercato in quanto è invalsa l'abitudine di raccoglierli e conservarli sott'olio per proprio conto, per uso strettamente familiare. La nicotina come dice l'articolo proviene probabilmente dall'uso della stessa come insetticida nell'agricolura ma non ne sono certi. Forse anche da contaminazioni accidentali da pesticidi durante l'essiccazione. Fa sgomento apprendere che il 99% dei funghi testati fosse contaminato da alte dosi dell'alcaloide in questione. Sappiamo che i funghi sono delle spugne, come i mitili, e quindi occorre andarci cauti. Ma questa della nicotina! In ogni caso, solita raccomandazione di Curreli, mai raccogliere lungo i muretti a secco e nei campi coltivati per probabile contaminazione da sostanze nocive. Ma i funghi essiccati della Fertitecnica quanta nicotina contengono? perchè sul pieghevole patinato l'esperto micologo n.332 non ci mette anche questo dato? O possiamo obbligare per legge la ditta a farlo? o possiamo farle togliere dal commercio le partite di funghi inquinati dalla nicotina?

martedì 12 maggio 2009

Precisazione sulle "uova sode"

Credo, caro Mario, sia doveroso ed utile precisare che le uova sode a cui ti riferisci e che abbiamo avuto modo di apprezzare alla fine dell'escursione, al momento della partenza erano fresche. Che sia stato il caldo!?

Un saluto a tutti

domenica 10 maggio 2009

Ma che bella giornata! Ma che dolce compagnia....


Il 10 maggio 2009 si è svolta l'uscita conclusiva del corso sulle essenze arboree endemiche della Sardegna ecc ecc come tutti ben sappiamo. Anche La Nuova Sardegna ci ha dedicato un trafiletto nella cronaca di Alghero.


Il nostro presidente si è dato da fare ed ha ottenuto il permesso di fare questa bellissima escursione nel sito di Coroneddos, Putifigari, gestito dall'Ispettorato Forestale della Sardegna.






Qui vediamo il dr. Mauro Piras che tiene lezione ad un bel gruppo di avidi ascoltatori.














Qui sotto il Riu de Serra Ortas dal ponticello. Notiamo un grosso tronco trascinato dalla corrente che si è fermato contro il ponte, speriamo che qualcuno ci pensi a levarlo perchè fa da diga alle acque!

E qui una processionaria appesa al suo filo che ci sbarra la strada verso Sas Timonas.
Una splendida veduta del costone est di Monte Canistreddu (solo 318 metri di altezza) a Cistus Monpeliensis (bianco) in fiore.

Un grazie particolare al nostro presidente Dr. Franco Tilocca e ad Antonello Usai, dell'Ente Forestale, che ha passato tutta la giornata con noi pur dovendo essere di riposo domenicale. Antonello ci ha portato in fuoristrada verso la sorgente dell'Acqua Calda, ci ha portato gli zaini e le vettovaglie giù alla capanna dove abbiamo fatto il picnic che è stato veramente grande grazie all'apporto di tutti i presenti. Poi si è prestato in tutti i modi per farci assistenza, facendo la navetta fra noi ed il punto di ritrovo ed insomma ci è stato di grande aiuto. Grazie Antonello, ti sei fatto tanti nuovi amici!

Area di sosta e picnic a Sas Timonas o giù di lì. Ma da quanto tempo non mangiava questa gente?





Poi il dovere (alias Silvio) impone di smettere di mangiare e di avviare il gruppo verso la sorgente dell'Acqua Calda) e da lì ritornare al punto di ritrovo in alto, qualche km prima in piano e poi in salita sotto il sole cocente delle ore 15. Un piccolo gruppo di noi non se la sente e chiede aiuto a Franco ed Antonello, ed è proprio bello farsi il ritorno in salita in fuoristrada, e farsi servire un buon caffè nel rifugio della Forestale. Poi improvvisamente appaiono tante facce rosse e accaldate, gente sudata che si mette a piedi nudi sotto la fontanella, racconti di incredibili fatiche per risalire sotto il sole ecc.ecc.


E qui avviene l'incredibile! Come per incanto compaiono salamini, ricotta mustia, formaggi, birre e vino, prosciutto ecc ecc... Uova sode! (ma dove l'avevate nascosta tutta questa roba?) e i presenti che un istante prima erano morti di stanchezza si gettano sulle vettovaglie come se il picnic di poco prima non fosse mai esistito. Un volontario si precipita a Putifigari per recuperare una cassa di birre ed un bottiglione di vino...uno spettacolo da vietare ai minori...
Finalmente la gente ormai sazia decide di smammare e di fare una "sosta tecnica" a Putifigari presso il bar che è ormai il nostro ritrovo abituale. Ma qui ricominciano i giri di birre, i gelati ecc.ecc.
Ma che bella giornata! Ma che dolce compagnia! Panini birre e un sacco di risate ecc. ecc. come prima. E a questo punto il sottoscritto ha tagliato la corda con la scusa che doveva scrivere questo blog e pubblicare qualche foto. Ma la cosa mi ha preso molto tempo, è già notte avanzata.

Per chiudere, un grazie di cuore a tutti gli amici che oggi sono stati insieme a CORONEDDOS per questa bellissima giornata. Scrivetene sul blog e parlatene coi vostri amici, l'associazione sta crescendo bene.

Ancora funghi in Campeda fra gigli ed orchidee!



Il 9 maggio in Campeda è una giornata di sole. L'erba è già alta ma tutto intorno fiori, insetti che si danno da fare e noi che cerchiamo con lo sguardo fra cardi e ferule...
Dopo poco il primo prataiolo, poi un altro. Tutto intorno gigli e orchidee...

La sera ci ha visto impegnati a classificare il raccolto con l'aiuto dei libri della ormai buona biblioteca che siamo riusciti a mettere su. Peccato che i prataioli siano risultati pieni di vermi, troppo caldo!

Lunedi di Pasqua insieme


Per non perdere l'abitudine alle sane tradizioni ecco qua una foto ricordo del pranzo di Pasquetta fatto nell'accogliente casa di Mario.
Il nucleo storico non si smentisce, tutte le occasioni sono buone per un pranzo tra amici!

giovedì 7 maggio 2009

E adesso che è venuto il bel tempo, andiamo in giro!

Dunque, come nel titolo, era ora! grazie Antonio per avere dato immediato seguito alla chiaccherata di ieri sera, ma ti prego per completezza di dare un nome ai funghi che hai pubblicato, in modo che chi ci segue e non è in grado di riconoscere i carpofori ne tragga un immediato ventaggio.
Circa le novità (è da un mese che non scrivo sul blog) ce ne sono state tante: il corso tenuto dal nostro Dr. Mauro Piras sulle essenze arboree autoctone della Sardegna si è concluso e il 10 p.v faremo l'uscita di fine corso presso il parco forestale di Putifigari Perimetro di Sos Coroneddos, gestito dall'Ente Foreste Sardegna.

Ricevo e pubblico per chi non l'avesse avuta la seguente email inviatami stamane da Pietro:

Buongiorno a tutti
Domenica 10 Maggio come da programma corso sulle piante ed erbe officinali della Sardegna, escursione nel territorio di Putifigari (cantiere forestale

escursione tipo T E (Turismo Escursionistico)

ritrovo ore 8.15 alla sede sociale via Pascoli 43 Alghero
partenza ore 8.30, ritrovo in piazza a Putifigari ore 9.00


Abbigliamento comodo, scarpe da ginnastica o trekking

Pranzo al sacco (portate prelibatezze )
Augurando a tutti noi una buona camminata e un proficuo apprendimento

Pietro

Vi consiglio di visitare questo sito
http://www.sardegnaambiente.it/j/v/152?s=21236&v=2&c=1652&t=1






Io l'ho visitato subito. Attenzione: nella 2a email che Pietro ha inviato l'indirizzo di cui sopra non è linkato e quindi occorre copiarlo su Internet Explorer. Perciò vi riporto qui lo stralcio della prima pagina che qualcuno potrà leggere con calma.


FORESTE E PARCHI DELLA SARDEGNA--------------------------------------------------------------------------------
Ente Foreste Attività Foreste e Parchi Flora e fauna Putifigari

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Aree naturali protette Foreste e cantieri

Il Perimetro fu aperto nel 1974 dall'Ispettorato Forestale di Sassari, con un primo impianto di sessanta ettari, su un terreno fortemente degradato dagli incendi e dal diboscamento selvaggio; oggi può contare un' estensione di circa settecento ettari di bosco misto, con prevalenza di latifoglie

Inquadramento geografico e amministrativo Provincia: Sassari - Comune: Putifigari - Superficie: 423 ha - Responsabile UGB Ninni Pais - cell 320 4331202

La storia
Il Perimetro Forestale di Sos Coroneddos ricade nel Comune di Putifigari, piccolo paese di 700 abitanti circa. Il paese nacque nel 1365 quando il feudo venne donato a Don Pedro Boyl da Re Pietro d’Aragona ma solo dopo il 1700, grazie all’opera del marchese Boyl il paese inizio ad incrementarsi anche come numero di abitanti. Questi, proveniente dal Regno dei Savoia, riceveva in dono il feudo di 3000 ettari di boschi, salti e campagne, prevalentemente foresta fitta ed impenetrabile, nella zona che oggi comprende i confini del comune di Putifigari. Tutto il territorio era raggiungibile con difficoltà per la mancanza di strade e sentieri e per la fitta vegetazione; scarsamente popolato, era spesso terra di scorribande di grassatori, sicari, banditi e latitanti che numerosi all’epoca circolavano in quelle zone ed, in particolare nel periodo estivo, solevano riunirsi ed incontrarsi nelle vicinanze di una fonte, in un fitto bosco, per le provviste d’acqua, in una località denominata appunto "Sos Bandidos" .
Il marchese, non trovando personale per lavorare la terra e pastori per i primi insediamenti di allevamento ovino e caprino, iniziò ad incontrare i banditi instaurando con loro un ottimo rapporto sino a diventare loro amico. Decise di fare delle sue terre una zona franca, all’interno della quale i banditi godevano una protezione particolare ottenendo il condono delle pene giudiziarie.
Vincendo la loro diffidenza, li assoldò per lavorare sempre più numerosi, così che trovarono in quel posto una sistemazione definitiva e, con i primi insediamenti e nuclei abitativi, diedero origine al villaggio che prese il nome Puti-figari (posto di sicari).
Nel 1830, su richiesta del marchese, furono piantati nel territorio del paese 150.000 querce da sughero e sembra che, in tutta l’isola, questo fosse il primo esperimento di coltura e commercio del sughero.

Descrizione generale
Il Perimetro di Sos Coroneddos, come prima apertura, risale all’anno 1974 per conto dell’Ispettorato Forestale di Sassari, con un primo impianto di sessanta ettari, su un terreno fortemente degradato dagli incendi e dal diboscamento selvaggio; oggi può contare un'estensione di circa settecento ettari di bosco misto, con prevalenza di latifoglie.
Si estende all’interno di una profonda valle denominata "S’adde e Sa Figu" o la "Valle Incantata": in quella valle il tempo si è fermato e lungo le rive del fiume Sette Ortas che l’attraversa è ancora possibile ammirare roverelle centenarie ed olivastri quasi millenari, in ottimo stato vegetativo e di notevole dimensioni, indubbiamente di grande interesse naturalistico ed ambientale.

Il fiume "Sette Ortas" è originato da una sorgente d’acqua calda che nasce in territorio di Villanova Monteleone e lo alimenta tutto l’anno, con la particolarità che, nel periodo estivo, è più abbondante e scorre impetuoso sino a sfociare nel bacino del Cuga.
Lo stesso, ricco di ottime anguille sino a qualche tempo addietro, oggi conta carpe, anche di grosse dimensioni, persico trota e gamberetti di fiume.
Il terreno è prettamente a vocazione forestale e le sughere, i lecci e le roverelle hanno il sopravvento rispetto alle altre specie.
Il sottobosco è costituito dalla fitta macchia mediterranea, ricchissima di fauna e flora: sono presenti cinghiali in gran numero, volpi, martore, donnole, lepri, conigli, pernici, colombacci, tortore, anatre etc., funghi in particolare della specie boletus, cantarellus cibarius, clitocybe geotropa, pleurotus ostreatus, diverse qualità di russula, il coprinus comatus oltre all’amanita caesarea e tanti altri. In tanti anni ai lavori forestali sono seguiti anche quelli strutturali con la realizzazione di venti chilometri circa di strade, piste forestali e sentieri; e ancora, la progettazione e la costruzione di fabbricati ad uso ricovero del personale lavorante, delle attrezzature e degli automezzi e punti di sosta per visitatori a piedi ed a cavallo nelle zone di maggior pregio. Sono stati costruiti due vasconi per gli approvvigionamenti idrici, due ponti per dare la continuità stradale anche agli automezzi del servizio AIB e ripristinate due antiche capanne di pastori.
In particolare in località Pagliaresu è stata realizzata una torretta per avvistamento incendi, diventata punto d’avvistamento regionale a 360°, con panorama mozzafiato su magnifico Golfo di Alghero.
Sono presenti, nelle immediate vicinanze ed all’interno del Perimetro, un nuraghe di grande dimensione, una Domus de Jana con più ambienti ed un sito di vecchie capanne di carbonai che, si dice, potrebbe trattarsi di altri insediamenti più antichi.

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info@enteforestesardegna.it © 2009 Ente Foreste Sard


Recenti escursioni






























Queste sono alcune foto fatte nelle recenti escursioni nel bellissimo territorio "della Sardegna"(giusto per non dare riferimenti troppo precisi). Così dicono i gelosi fungaioli. Tengo invece a dire che il bellissimo territorio di cui parlo è quello dell'altopiano di Campeda, nella zona da sempre chiamata "Su monte" dagli abitanti di Pozzomaggiore e paesi limitrofi. Per me che sono un costante frequentatore di boschi questo territorio "aperto" è stata una scoperta bellissima e con l'aiuto di validi compagni di viaggio quali Franco, Mario, Silvio e Giuseppe (fotografo ufficiale) ho anche imparato a riconoscere sul campo diverse piante, merito anche delle preziose lezioni di Mauro nel corso appena concluso. Adesso non ci resta che seguire l'indicazione del caro amico Paolo di Oristano per allargare le conoscenze dal punto di vista micologico.