lunedì 18 maggio 2009

Il mistero dei funghi alla nicotina


Da Greenplanet net, Bollettino Bio N. 392 Anno IX 18 Maggio 2009 leggo e riporto:


Il mistero dei funghi alla nicotina
Martedì 12 Maggio 2009 20:58
La maggior parte dei funghi selvatici in commercio contiene nicotina. Ed è per questo che lo scorso 27 aprile la Commissione Europea ha chiesto all'Efsa un parere scientifico sui rischi connessi al loro consumo. Il 99 % dei funghi selvatici testato a partire dal 2008 ha rivelato un livello di nicotina superiore allo 0.01mg/kg LMR, ovvero il limite tollerato per quelle sostanze per cui non è stato assegnato un tetto specifico. In prevalenza importati dalla Cina.

L'Efsa ha suggerito di fissare a 0.036mg/kg la concentrazione di nicotina ammissibile nei funghi selvatici freschi come livello massimo di residuo (lmr), 1.17 mg/Kg per per i secchi. La Commissione ha ritenuto opportuno adottare delle misure più restrittive per un periodo di tempo limitato: non saranno più messi in commercio funghi con un livello di nicotina superiore a 0,04 mg/kg, 1,2 mg/Kg per i secchi, ha spiegato a Foodnavigator il portavoce alla Salute Nina Papadoulaki.

Tra i rischi connessi all'assunzione di alte concentrazioni di nicotina, fenomeni lievi e di breve durata, ha spiegato l'Efsa, l'aumento della frequenza cardiaca, mal di testa e capogiri (una sigaretta light contiene una quantità superiore dell'alcaloide).

I livelli di concentrazione più elevati, oltre che nelle varietà tipiche cinesi, sono stati riscontrati nei Boletus edulis, i pregiati porcini, oltre che nei tartufi. Varietà, queste, poi spacciate agli ignari consumatori come prodotti locali.

Non è chiaro cosa abbia causato la presenza di nicotina in questi funghi, il più delle volte importati dalla Cina, ma potrebbe trattarsi di pesticidi o "una serie di altri fattori, come una contaminazione accidentale durante il processo di essiccazione". L'utilizzo della nicotina come insetticida è una pratica che sta scomparendo in Europa, ma "il suo utilizzo nei paesi terzi può continuare e potrebbe dar luogo a residui nei prodotti alimentari", ha dichiarato l'agenzia alimentare.


Nota dello scrivente
Mi pare che questo bollettino sia ambiguo nel senso che non si capisce bene se si riferisca solo a funghi selvatici freschi (ma quanto freschi?) importati in maggioranza dalla Cina o a funghi selvatici freschi in generale, e quindi anche nostri, e commercializzati nei mercati dell'isola. Certo si parla anche di funghi essiccati. Però è chiaro che parli di funghi importati. In Italia (ed aggiungo io, in Sardegna e ad Alghero) molti prodotti agroalimentari provengono se non dalla Cina anche dall'est Europa dove per motivi strutturali i controlli e i servizi sanitari pare non siano allo stesso livello di quelli dell'ovest Europa. Inoltre, cosa fondamentale, si parla di non mettere in commercio funghi con livello di nicotina superiore a 0,04 mg/kg, 1,2 mg/Kg per i secchi. E per le confezioni ancora presenti nei supermercati della Sardegna che succede?

Come esempio personale, sono andato subito a controllare un sacchetto di porcini secchi acquistato a Firenze in un supermercato della Coop, che ha tanto di cartellino a 4 facciate in cartoncino patinato, colorato e ricco di indicazioni molto appariscenti. Per conoscenza, è scritto in grande in prima pagina Colfiorito Fertitecnica, Funghi secchi porcini secchi, qualità speciale, la bontà è un dono di natura. In quarta pagina di nuovo Colfiorito Fertitecnica e poi Fertitecnica snc, Via Adriatica 1 06034 Colfiorito (PG), Azienda con sistema di gestione qualità UNI EN ISO 9001:2000 certificato da Certiquality.
A questo punto dovrei stare tranquillo!
All'interno del pieghevole (cm 9 x 12) Ingredienti: Funghi Porcini secchi (boletus edulis e relativo gruppo) Modalità d'usoche vi risparmio, Informazioni nutrizionali ecc, e interessante per noi: Funghi porcini secchi selezionati e confezionati a mano. Controllo dell'esperto micologo iscritto alla CCIAA di Ascoli Piceno n. 332 (ma senza il suo nome e cognome) e qui viene il bello: Origine dei funghi: Romania, Macedonia (ovviamente scritto nel carattere più piccolo di tutto il pieghevole, come lo è anche: Confezionato per Fertitecnica snc ecc nello stabilimento di Via Salaria, Arquata del Tronto (AP) ma non si dice il nome del confezionatore. In 3 pagina "Lo Chef consiglia" una ricetta, risotto ai funghi porcini bello in grande.

Quindi, mi e ci serva di lezione. Io conosco Colfiorito, è un posto incantevole (cercatelo sulla Google Map qui accanto) e pieno di ottimi funghi porcini e no, come anche patate (famose) ed altre cose. Credevo di acquistare funghi porcini di Colfiorito ed ho invece acquistato funghi della Romania e Macedonia, quasi certamente essiccati nel luogo di raccolta.
E che ne so dell'ambiente da dove vengono? Romania e Macedonia sono grandi, è come scrivere "provenienza : Italia". No, non mi basta questa indicazione per stare tranquillo.

Leggete attentamente, è scritto funghi porcini secchi virgola selezionati e confezionati a mano. Questa azienda praticamente acquista partite di funghi secchi in Romania e Macedonia e poi li manda ad un'altra azienda italiana che li confeziona. Quindi la Fertitecnica snc, che di Colfiorito ha preso il nome per il logo e l'indirizzo, cosa fa effettivamente? Lavoro di intermediazione fra grandi produttori o incettatori e aziende confezionatrici. Se volete avere una prova di ciò che scrivo andate a vedere su http://www.fertitecnicacolfiorito.it/portal/?q=node/121 dove troverete la foto del sacchetto di funghi col cartellino patinato e nessuna notizia sulla provenienza dei funghi. La stessa assenza di notizie per tutti gli altri prodotti agricoli in vendita col logo Colfiorito ecc . induce l'acquirente a credere che si tratti di produzioni locali in provincia di Perugia. Non voglio dire che siamo in presenza di una truffa o che i prodotti non sono buoni, dico solo che la legge che permette di fare ciò va cambiata. Ed io aggiungo: voglio il nome dell'esperto micologo n.332 CCIAA AP che "controlla" tutti questi funghi secchi per rintracciarlo e chiedergli come fa a controllarli tutti, a meno che non sia un mago!
In ogni caso, state attenti a questa ditta! Non ve la conta giusta e tutta. Personalmente preferisco il Faretrade, cioè l'Equo & Solidale, cioè l'acquisto da piccoli produttori sul luogo di produzione tramite organizzazioni di tipo "sociale", come facciamo noi quando ad esempio compriamo le uova da Luigi.

Tornando all'articolo di Greenplanet non mi pare che in Sardegna ci siano molte opportunità di trovare in vendita porcini al mercato in quanto è invalsa l'abitudine di raccoglierli e conservarli sott'olio per proprio conto, per uso strettamente familiare. La nicotina come dice l'articolo proviene probabilmente dall'uso della stessa come insetticida nell'agricolura ma non ne sono certi. Forse anche da contaminazioni accidentali da pesticidi durante l'essiccazione. Fa sgomento apprendere che il 99% dei funghi testati fosse contaminato da alte dosi dell'alcaloide in questione. Sappiamo che i funghi sono delle spugne, come i mitili, e quindi occorre andarci cauti. Ma questa della nicotina! In ogni caso, solita raccomandazione di Curreli, mai raccogliere lungo i muretti a secco e nei campi coltivati per probabile contaminazione da sostanze nocive. Ma i funghi essiccati della Fertitecnica quanta nicotina contengono? perchè sul pieghevole patinato l'esperto micologo n.332 non ci mette anche questo dato? O possiamo obbligare per legge la ditta a farlo? o possiamo farle togliere dal commercio le partite di funghi inquinati dalla nicotina?

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