lunedì 23 febbraio 2009

Caccia al fungo misterioso



Probabilmente nessuno di noi lo conosce direttamente. Ma dato che si può trovare, vi presento questo funghetto. Qui sinistra e in basso è nelle varie fasi di giovane e idrato, maturo e idrato, maturo e disidratato, ed infine essiccato.





Infine le spore, che vanno da rosso carminio cupo almarrone ed al nero, mentre il viraggio è sempre blu. Queste due cose sono fondamentali per riconoscerlo!

Questo fungo ha delle particolarità peculiari, tutte da scoprire leggendo su qualche testo, se lo trovate (non è poi tanto difficile...). Attenzione: è molto piccolo, pochi millimetri, e vegeta dove ci sono bovini che pascolano, ma non è fimicolo, cioè non cresce nei loro escrementi come il Panaeolus che è più grande.
La sua raccolta è controversa dal punto di vista legale, anche se in Italia è incluso (come famiglia) in una certa Tabella 1; in Inghilterra dal 2005 è vietato il suo consumo sia fresco che secco che surgelato.
Ma vi ho detto troppo, aspetto i vostri commenti! Buona caccia. A proposito, non so se si trova in Sardegna ma penso proprio di si, anche se sull'edizione di Brotzu che posseggo non l'ho trovato.

3 commenti:

Hospithon ha detto...

Il fungo della foto 1 e 4, dall'alto in basso, dovrebbe essere un Panaeulus, Fam. Coprinaceae. Questi funghi hanno la particolarità di maturare le spore in modo irregolare sulla lamella, tanto da avere spore mature nere o iatinospore e spore più chiare nella stessa faccia della lamella, determinando la colorazione a chiazze visibile anche a occhio nudo. La conferma mi sembra data dalla foto cinque dove le spore sono rappresentate nei vari toni di colore a seconda del grado di maturazione.
Nella foto 2 e 3 dovrebbe essere rappresentata una Conocybe molto interessante, anche se da qualche anno i ritrovamento sono più comuni, è stato sempre considerato un fungo molto raro e da vari autori collocato in generi diversi:
Genere Conocybe Fayod 1889
Specie deliquescens Hauskn. & Krisai, Öst. Z. Pilzk. 15: 206 (2006)
Bolbitiaceae Singer 1948,
Sinonimi:
Galeropsis lateritia (Watling) G. Moreno, Heykoop & Illana, Mycotaxon 36(1): 66 (1989)
Gastrocybe lateritia Watling, Michigan Bot. 7 (1968)
Bolbitius tener (Sowerby 1797) Berkeley 1860 ss. Babos 1977
Bolbitius rogersii R. Heim 1968 (ad int.)
Questo fungo esile poco carnoso ha la peculiarità di avere spore statinospoe, che la loro dispersione avviene in modo passivo come nei (gasteromiceti), e per questo in passato era incluso nei generi Galeropsis e gastrocybe, un breve ciclo vitale che dura circa 24 ore, ed è deliquescente.
Tutto questo, però solo guardando le foto, con i funghi dal vero potrebbe essere tutto diverso.
Buono studio. Paolo

Mario Galasso ha detto...

Grazie Paolo per il tuo commento. Il fungo pubblicato è (o dovrebbe essere, sempre d'obbligo il condizionale)una Psilocybe semilanceata. Ti invito a dare un'occhiata su http://www.funghimagici.it/Psilocybe%20Semilanceata.htm
Ci sono alcune differenze col Paneolus, fra le quali il portamento e le dimensioni.

Hospithon ha detto...

Cari amici, tornando alle foto dei funghetti pubblicati, mi viene difficile dire che si tratta della stessa specie. Sia il portamento che la struttura che si può rilevare macroscopicamente sono diverse. Le spore, poi, dovrebbero essere di Paneolus. Avete conservato i funghi secchi? Se li avete conservati riprovate a vedere almeno le spore di ogni funghetto per rilevare eventuali differenze. Con un poco di pratica, i vari generi, sia della famiglia Strophariaceae(spore bruno ocra o bruno porpora) che di quella delle Bolbitiaceae(spore ocra o rugginose) o Coprinaceae(spore bruno “melanospore” o nero "iantinospore") si possono separare già sul campo. Di seguito cerco di indicare alcuni particolari che ci aiutano al primo riconoscimento. Quasi tutte le specie del gen. Psilocybe (Strophariaceae) si colorano di verde bluastro allo sfregamento soprattutto nella parte bassa del gambo. Il cappello quasi sempre, presenta una cuticola glutinosa separabile e le spore sono uniformemente di un colore bruno ocraceo o bruno porpora, mai nere. Il Gen. Paneolus (Coprinaceae) oltre ad avere il cappello sericeo, mai viscido o glutinoso, ha le lamelle che si presentano papillonate a causa delle spore che maturano in tempi diversi e spore mature nere. Al Gen. Conocybe (Bolbitiaceae), invece, appartengono funghi con spore bruno ocra o bruno ruggine abbastanza esili. Conocybe deliquescens Hauskn. & Krisai, Öst. Z. Pilzk. 15: 206 (2006), come già indicato nella mia nota precdente, è un fungo che conosco molto bene perchè faceva parte dei “Gasteromyceti” che io studio da anni. Questo fungo, anche se non molto comune si trova anche in Sardegna e la foto che vi allego lo rappresenta.
Tutti i suddetti Generi, in Sardegna sono rappresentati con numerose specie e ad eccezione di qualche specie è difficile determinarle senza il microscopio e una buona bibliografia specifica.